mercoledì 1 luglio 2009

Coraline e la porta magica


Ieri sera sono andato a vedere "Coraline e la porta magica". Il cinema di zona che lo proietta costringe alla visione 3D e quindi con occhialini incorporati. Fortunatamente, essendo dotato di magnifica "tesserina magnetica prepagata" non ho dovuto subire il clamoroso e criminale furto di euro aggiuntivi per la "magnifica nuova tecnologia" da anni 50.

Ad ogni modo, bando alle polemiche e passiamo al film.

I dettagli della storia, frutto di un racconto breve di Niel Gaiman, potete leggerveli ovunque in rete. Qui vorrei soffermarvi invece su altri aspetti della pellicola.

In primo luogo Coraline non è una pellicola per bambini e forse nemmeno per adolescenti. Non è per bambini perchè a tratti è inquietante e FA PAURA, non è per adolescenti perchè il ritmo è piuttosto lento e le tematiche trattate stuzzicano più chi ha qualche primavera sulle spalle (e magari un pò di progenie) piuttosto chi è ancora nella fase "divoratrice" tipica degli anni da teenager.
In secondo luogo il giudizio su di essa, a mio avviso, va un maturato, piuttosto che sparato a fine visione; molte sensazioni infatti, così almeno è stato per me, compaiono solo ripensando ci a mente fredda.

Come suddetto il ritmo del racconto è lento, a tratti forse fin troppo; tuttavia questa lentezza, ad una rilettura post-visione, mi appare ora funzionale ed adeguata alla presentazione del mondo bizzarro in cui è ambientata. Un mondo originale e fantastico come nella miglior tradizione di una fiaba che si rispetti. Dove cioè il razionale, il ragionevole o il plausibile sono fortunatamente solo ombre di ambienti e personaggi che stupiscono per originalità, per stranezza e per genuina orginalità.

Un film da gustarsi con tranquillità e con la predisposizione giusta per farsi catturare e trascinare dall'evoluzione di questa bambina rapita dal suo stesso desiderio infantile di continua attenzione, coccole e regali e ritrovata dalla (ri)scoperta del genuino affetto provato per i suoi genitori.

In sintesi: un buon film che vale la visione e, magari, qualche riflessione a mente fredda.

P.s.=Checchè se ne dica in giro il 3D è superfluo per questa pellicola che può benissimo essere goduta senza i maledetti occhialini.

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