mercoledì 8 luglio 2009

Geekotopia - Lego e vecchi videogame arcade

Cosa c'è di meglio per inaugurare la sezione geek di questo blog postando un video che unisce due degli elementi geek per eccellenza:

- I lego
- I videogiochi (e in special modo i VECCHI ARCADE da salagiochi)

Come fa un treno a non uscire dai binari?

- Domanda: Come fa un treno a rimanere sui binari?

- Risposta: Grazie alle flange che sono sulle ruote!

Bhè, sbagliato. Le flange sono solo un sistema di sicurezza infatti quello che tiene il treno sui binari è altro ed è magistralmente spiegato in questo video dal geniale Richard Faymann.

lunedì 6 luglio 2009

Boardgame: Antike

Ieri sera, durante la consueta sessione geek domenicale, ho avuto la possibilità di giocare un nuovo boardgame: Antike.

Si tratta di un gioco strategico basato sulla crescita, evoluzione e conquista fra antiche civiltà. Gli scenari di confronto sono 2 (disegnati su ambo i lati della mappa); entrambi classici del genere, ovvero:

1) Impero Romano ai tempi di Augusto
2) Mediterraneo orientale e l'oriente ai tempi di Alessandro Magno









Le possibili civiltà da impersonare sono 8 (come il numero massimo di giocatori): i Greci, i Romani, i Germani, i Fenici, iCartaginesi, i Persiani, gli Arabi, gli Egiziani e i Babilonesi.

Il numero di giocatori va da 2 a 6 e le differenze fra le civiltà sono esclusivamente logistiche, ovvero cambia solo il posizionamento di partenza dei territori tenuti sotto controllo.
Lo scopo del gioco è quello di ottenere più "personalità" storiche possibili , così da raggiungere il punteggio obiettivo. Ogni personalità non fornirà altro che 1 punto vittoria e potrà essere acquisita attraverso il raggiungimento degli obiettivi di gioco. Questi potranno essere di "know-how" (come la possibilità di muovere le truppe di più posizione per turno oppure avere una produzione di risorse maggiorata), di conquista territorio (raggiungere un certo numero di stati conquistati), di controllo marittimo, di distruzione di strutture avversarie, etc.

Ogni azione, come la costruzione di armate, il movimento, la raccolta di un certo tipo di risorsa, la costruzione di templi e l'acquisto di nuovo know-how verrà deciso dal giocatore spostando il proprio marker su una sorta di "ruota":



Tale movimento, non libero ma guidato da alcune semplici regole, determina la strategia di gioco che si intende intraprendere.

Il gioco, totalmente libero dal fattore stocastico di dati o carte pescate si basa sulla costruzione di una strategia che, seppur dovendo mantenere uno sguardo a medio-lungo termine, sia sufficientemente dinamica da cogliere le opportunità e/o resistere agli inevitabili conflitti (militari, dipolomatici, economici) con gli altri giocatori.

Molto dinamico e piuttosto rapido Antike riesce a non tradire i tempi indicati sul manuale: in circa 2 ore una partita, anche agguerrita e mediamente riflessiva, potrà concludersi.

Per finire voglio sottolineare la buona qualità della componentistica. Il cartellone è carino e funzionale su entrambi i lati e segnalini, monete & co. sono ben fatti.

Consigliato.

fonte immagini: boardgamegeek.com e giochinscatola.it

mercoledì 1 luglio 2009

Coraline e la porta magica


Ieri sera sono andato a vedere "Coraline e la porta magica". Il cinema di zona che lo proietta costringe alla visione 3D e quindi con occhialini incorporati. Fortunatamente, essendo dotato di magnifica "tesserina magnetica prepagata" non ho dovuto subire il clamoroso e criminale furto di euro aggiuntivi per la "magnifica nuova tecnologia" da anni 50.

Ad ogni modo, bando alle polemiche e passiamo al film.

I dettagli della storia, frutto di un racconto breve di Niel Gaiman, potete leggerveli ovunque in rete. Qui vorrei soffermarvi invece su altri aspetti della pellicola.

In primo luogo Coraline non è una pellicola per bambini e forse nemmeno per adolescenti. Non è per bambini perchè a tratti è inquietante e FA PAURA, non è per adolescenti perchè il ritmo è piuttosto lento e le tematiche trattate stuzzicano più chi ha qualche primavera sulle spalle (e magari un pò di progenie) piuttosto chi è ancora nella fase "divoratrice" tipica degli anni da teenager.
In secondo luogo il giudizio su di essa, a mio avviso, va un maturato, piuttosto che sparato a fine visione; molte sensazioni infatti, così almeno è stato per me, compaiono solo ripensando ci a mente fredda.

Come suddetto il ritmo del racconto è lento, a tratti forse fin troppo; tuttavia questa lentezza, ad una rilettura post-visione, mi appare ora funzionale ed adeguata alla presentazione del mondo bizzarro in cui è ambientata. Un mondo originale e fantastico come nella miglior tradizione di una fiaba che si rispetti. Dove cioè il razionale, il ragionevole o il plausibile sono fortunatamente solo ombre di ambienti e personaggi che stupiscono per originalità, per stranezza e per genuina orginalità.

Un film da gustarsi con tranquillità e con la predisposizione giusta per farsi catturare e trascinare dall'evoluzione di questa bambina rapita dal suo stesso desiderio infantile di continua attenzione, coccole e regali e ritrovata dalla (ri)scoperta del genuino affetto provato per i suoi genitori.

In sintesi: un buon film che vale la visione e, magari, qualche riflessione a mente fredda.

P.s.=Checchè se ne dica in giro il 3D è superfluo per questa pellicola che può benissimo essere goduta senza i maledetti occhialini.